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lunedì 2 aprile 2012

IMU: Al via il primo appuntamento di una vecchia imposta rivisitata ed allargata …


Il primo appuntamento con l’IMU, la nuova imposta sugli immobili, e’ previsto per il 18 giugno. E questa scadenza riguardera’ molte piu’ persone di quelle che dovevano versare l’ICI, dato che non e’ prevista alcuna esenzione per la casa adibita ad abitazione principale, ma sono state stabilite soltanto delle detrazioni che inebvitabilemente impongono un conteggio a priori per conoscere l’importo di tale imposta.
Per quest’anno sara’ possibile calcolare l’IMU con le aliquote base stabilite dallo Stato, senza tenere conto di quanto deliberato dal Comune. Anche perche’ i Comuni hanno la possibilita’ di variare le aliquote, entro i limiti previsti dalla legge, ovvero al termine per l’approvazione del bilancio preventivo, quest’anno fissato per il 30 giugno, quindi ben dopo la scadenza dell’acconto IMU. Al momento del versamento del saldo, a dicembre, sara’ possibile conguagliare quanto versato con l’importo effettivamente dovuto.
Dal 2013 invece sara’ possibile determinare l’acconto sulla base delle aliquote deliberate l’anno precedente, come fatto con sino ad oggi con l’ICI. Il pagamento dovra’ essere effettuato con F24, probabilmente, ma ancora non e’ stato chiarito, tenendo distinta la quota di imposta statale da quella destinata al comune.

Detrazione
La legge prevede una detrazione di 200 euro per ogni abitazione principale e gli ulteriori 50 euro che saranno riconosciuti per ogni figlio a carico (sotto i ventisei anni), fino a un massimo di otto. Quanto al rapporto col passato, la media delle aliquote applicate nel 2008 sulla prima casa era del 4,98 per mille, a fronte dell’aliquota del 4 per mille dell’Imu: quattro anni fa la media delle detrazioni era di 117,27 euro contro i 200 euro dell’attuale imposta unica sugli immobili. Nella Capitale, comunque, il confronto Ici/Imu sulla prima casa è perdente per chi non ha figli: l’incremento rispetto al passato è stimato dalla Cgia attorno ai 71 euro, accanto ai 78 di Venezia, i 72 di Lecce e ai 70 euro di Bari (e solo in un terzo dei capoluoghi italiani il raffronto con l’Ici è in perdita). Anche nel caso di un solo figlio a carico l’Urbe rientra fra gli otto Comuni capoluogo del Paese in cui si pagherà di più che con il vecchio tributo. Ma con l’aumento dei carichi familiari la nuova Imu risulterà ovunque più leggera della vecchia imposta.